Qualche decina di metri a valle di San Giacomo di Entracque (1209 m), si attraversa il ponte sul Torrente Gesso della Barra. Si sale nel Vallone di Moncolomb, in comune con l'Itinerario "Pra del Rasur e il Gias sottano del Vei del Bouc" fino al Gias sottano del Vei del Bouc (1437 m, 1:10 ore dal San Giacomo).
Nei pressi dei ruderi del Gias la strada sterrata di fatto termina. Si lascia sulla sinistra la mulattiera che sale al Lago del Vej del Bouc e si prosegue diritti. Subito dopo si attraversa il torrente di fondovalle su un ponte in legno; lasciato a destra il Gias Colombo, si prosegue, sempre paralleli al fondo idrico del vallone, in leggera salita, su una mulattiera che si trasforma successivamente in sentiero. Dopo un lungo traverso, si supera un tratto acquitrinoso su una passerella in legno e, subito oltre, nei pressi di un grosso masso, si lascia a destra il sentiero per il Bivacco Moncalieri. Non molto distante, si incontra il Rio Pantacreus che, in caso di acqua abbondante, può essere attraversato sulla soprastante passerella in legno. Sempre a poca distanza, quando già sono ricominciati i tornanti, si deve trascurare una malandata mulattiera che si stacca sulla sinistra e percorre il fondo del Vallone di Moncolomb, per il Lago Bianco dell'Agnel; il tracciato, nella sola sua parte iniziale, è quasi completamente scomparso. Oltre il bivio, la pendenza aumenta e, con numerose svolte, si inizia a rimontare il fianco del vallone in direzione sud-ovest. La lunghissima serie di tornanti, a tratti abbastanza stretti, prosegue in mezzo ad una fitta vegetazione arbustiva fino al Passo sottano del Muraion (2032 m). Poco oltre il sentiero incontra la Fontana dell'Asino, supera senza problemi un tratto in frana e spiana leggermente, con la vista che si apre sul Vallone del Muraion e sulla testata della valle. Si prosegue ora tra rocce ridotta vegetazione, su terreno aperto, fatta eccezione per le formazioni di ontano verde che si incontrano nei pressi del Rio Pagarì. Attraversato il rio, si percorrono alcuni ripidi traversi fino a raggiungere il bivio per il Lago Bianco dell'Agnel e il Passo dell'Agnel, che si lascia sulla sinistra. Da qui ricomincia una nuova lunga serie di tornanti, ampi e non eccessivamente ripidi, che risalgono in direzione sud-ovest il pendio ricoperto di rododendri. Dopo un breve ma faticoso traverso in diagonale, i tornanti si fanno a mano a mano più stretti e conducono al bivio, a destra, per il Lago Bianco del Gelas e il Bivacco Moncalieri, che si ignora. Poco oltre, si lascia a sinistra la traccia segnalata per il Passo di Pagarì e il Refuge de Nice e si percorrono le ultime decine di metri che separano dal Rifugio Federici Marchesini al Pagarì (2627 m), ben più noto semplicemente come Rifugio Pagarì. Aggirato il rifugio si entra nella conca al di sotto della grande parete della Maledia: a destra della parete il canale della Maledia a sinistra il passo Pagarì che si risale velocemente (2793 m.).