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Vie Storiche di Montagna | Strada del Pagarì

Località

Entracque (regione San Giacomo)

Difficoltà

Tipologia

Escursionismo

Dati tecnici

comuni:

Entracque

Durata:

05:10:00

province:

Cuneo

Punto più alto:

2623m

Punto più basso:

1212m

Dislivello in salita:

1412m

Codice Regionale:

na

Lunghezza:

11,38 Km

Il percorso riveste particolare importanza in relazione ai commerci e alle vie di transito tra Italia e Francia, col valico posto a 2819 metri d’altezza tra la valle Gesso e la valle della Gordolasca, collegamento con la valle Vésubie. La mulattiera che da San Giacomo di Entracque conduce al passo è stata realizzata nel 1453 da Paganino Dal Pozzo, detto 'Il Pagarì’, che nel 1423 ottenne dal Duca Amedeo VIII di Savoia l’appalto per la riscossione della tassa sul sale proveniente da Nizza. Sul tracciato sono presenti ruderi delle fortezze erette in gran parte a fine Ottocento e in parte negli anni ‘30 del Novecento. Sin dal 1857 il Comune di Entracque donò al Re un ampio territorio: in località San Giacomo vennero realizzate le Palazzine Reali e il Re fece del vallone del Pagarì la sua Riserva di Caccia.

Come arrivare

Da Cuneo si segue la S.S. n. 20 fino a Borgo San Dalmazzo dove si imbocca la provinciale per Valdieri - Entracque.

Chi percorre l'autostrada A6 Torino - Savona, può uscire al casello di Cuneo e poi seguire le indicazioni per Cuneo e Borgo San Dalmazzo.

Mezzi pubblici

In Treno:

A Cuneo o Borgo San Dalmazzo poi servizio Autolinee Nuova Benese

www.trenitalia.it

www.benese.it

Parcheggi

La strada è chiusa all’accesso veicolare dalla località Ponte del Souffiet per l’importante valenza ambientale del sito. In periodo invernale l’accesso è vietato a causa neve. L’accessibilità avviene unicamente a piedi, con sci e racchette dalla Diga Piastra in Entracque.

Altre Informazioni

Periodo consigliato

Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre

Direzioni da seguire

Qualche decina di metri a valle di San Giacomo di Entracque (1209 m), si attraversa il ponte sul Torrente Gesso della Barra. Si sale nel Vallone di Moncolomb, in comune con l'Itinerario "Pra del Rasur e il Gias sottano del Vei del Bouc" fino al Gias sottano del Vei del Bouc (1437 m, 1:10 ore dal San Giacomo).

Nei pressi dei ruderi del Gias la strada sterrata di fatto termina. Si lascia sulla sinistra la mulattiera che sale al Lago del Vej del Bouc e si prosegue diritti. Subito dopo si attraversa il torrente di fondovalle su un ponte in legno; lasciato a destra il Gias Colombo, si prosegue, sempre paralleli al fondo idrico del vallone, in leggera salita, su una mulattiera che si trasforma successivamente in sentiero. Dopo un lungo traverso, si supera un tratto acquitrinoso su una passerella in legno e, subito oltre, nei pressi di un grosso masso, si lascia a destra il sentiero per il Bivacco Moncalieri. Non molto distante, si incontra il Rio Pantacreus che, in caso di acqua abbondante, può essere attraversato sulla soprastante passerella in legno. Sempre a poca distanza, quando già sono ricominciati i tornanti, si deve trascurare una malandata mulattiera che si stacca sulla sinistra e percorre il fondo del Vallone di Moncolomb, per il Lago Bianco dell'Agnel; il tracciato, nella sola sua parte iniziale, è quasi completamente scomparso. Oltre il bivio, la pendenza aumenta e, con numerose svolte, si inizia a rimontare il fianco del vallone in direzione sud-ovest. La lunghissima serie di tornanti, a tratti abbastanza stretti, prosegue in mezzo ad una fitta vegetazione arbustiva fino al Passo sottano del Muraion (2032 m). Poco oltre il sentiero incontra la Fontana dell'Asino, supera senza problemi un tratto in frana e spiana leggermente, con la vista che si apre sul Vallone del Muraion e sulla testata della valle. Si prosegue ora tra rocce ridotta vegetazione, su terreno aperto, fatta eccezione per le formazioni di ontano verde che si incontrano nei pressi del Rio Pagarì. Attraversato il rio, si percorrono alcuni ripidi traversi fino a raggiungere il bivio per il Lago Bianco dell'Agnel e il Passo dell'Agnel, che si lascia sulla sinistra. Da qui ricomincia una nuova lunga serie di tornanti, ampi e non eccessivamente ripidi, che risalgono in direzione sud-ovest il pendio ricoperto di rododendri. Dopo un breve ma faticoso traverso in diagonale, i tornanti si fanno a mano a mano più stretti e conducono al bivio, a destra, per il Lago Bianco del Gelas e il Bivacco Moncalieri, che si ignora. Poco oltre, si lascia a sinistra la traccia segnalata per il Passo di Pagarì e il Refuge de Nice e si percorrono le ultime decine di metri che separano dal Rifugio Federici Marchesini al Pagarì (2627 m), ben più noto semplicemente come Rifugio Pagarì. Aggirato il rifugio si entra nella conca al di sotto della grande parete della Maledia: a destra della parete il canale della Maledia a sinistra il passo Pagarì che si risale velocemente (2793 m.).

Come arrivare

Da Cuneo si segue la S.S. n. 20 fino a Borgo San Dalmazzo dove si imbocca la provinciale per Valdieri - Entracque.

Chi percorre l'autostrada A6 Torino - Savona, può uscire al casello di Cuneo e poi seguire le indicazioni per Cuneo e Borgo San Dalmazzo.

Dove parcheggiare

La strada è chiusa all’accesso veicolare dalla località Ponte del Souffiet per l’importante valenza ambientale del sito. In periodo invernale l’accesso è vietato a causa neve. L’accessibilità avviene unicamente a piedi, con sci e racchette dalla Diga Piastra in Entracque.