Dal Municipio di Cavallirio, percorrere la Via San Gaudenzio fino all'innesto della Via Partigiani e l'inizio del sentiero n. 786; in mezzo ai vigneti sorgono le Tre Madonnine, edicole votive costruite intorno alla metà dell'Ottocento, con decorazione di autore sconosciuto. Proseguendo lungo il percorso si incontrano alcuni cascinotti, tipiche costruizioni delle vigne, di modeste dimensioni con uno o due locali divisi su due piani e utlizzati inizialmente come ricoveri di attrezzi e fieno, per poi essere adibiti ad abitazioni. Procedendo sull'itinerario, si arriva alla località La Torre, dove riemergono i resti di una fortificazione risalente al XII-XIII secolo, da cui si domina l'abitato di Cavalliio e si ha un'ampia visuale fino a Montalbano e Prato Sesia.Si continua arriando alla chiesa romanica di San Gaudenzio e ci si innesta sul sentiero 778; al bivio col 793 proseguire verso sinistra (possibilità di percorrere anche un tratto del sentiero cicloturistico) e raggiungere il Santuario del Santissimo Crocifisso di Boca. Fu costruito sul luogo dove sorgeva una piccola cappella votiva seicentesca, su progetto dell'architetto ghemmese Alessandro Antonelli. Ebbe un lungo periodo di realizzazione e fu oggetto di varie modifiche in corso d'opera, tanto che venne terminato dal figlio Costanzo. Si presenta come un'imponenete struttura immersa nei vigneti e ancora oggi meta di frequenti pellegrinaggi.
L'itinerario proegue con la possibilità di continuare sul sentiero cicloturistico (n. 784) arrivando alla Cascina del Buonumore, oggetto di un interessante restauro conservativo e immersi nei vigneti di produzione del Boca Doc. Non è raro qui imbattersi nelle viti coltivate col sistema della 'maggiorina', una tecnica particolare e tradizionale realizzata piantando 3 o 4 viti molto vicine al centro di un quadrato. I lunghi tralci si allungano verso i punti cardinali, sostenuti da 8 pali di legno. Questo sistema è adatto per coltivare la vite su terreni in pendenza e spesso battuti da forti venti; il peso eccessivo dei grappoli infatti poteva far cedere i pali di sostegno con il conseguente crollo dell'impianto. La maggiorina invece permette di limitare questo rischio preservando il resto del vigneto.
Procedere sui sentieri 784 e 785 fino a ritornare al punto di partenza a Cavallirio.