La ciclovia Eurovelo interessa nel suo complesso 5.900 km lungo la costa nord del Mediterraneo, dalla Spagna a Cipro, e attraversa l'Italia settentrionale da Est a Ovest. Il tratto piemontese interessa le aree del Cuneese, Torinese, Vercellese e Alessandrino, con la porzione di itinerario che collega Torino con Venezia rappresentata dalla ciclovia VenTO. Parte da Limone Piemonte nel Cuneese e arriva a Molino dei Torti, nell’Alessandrino, per un totale di 251 km circa e 26 comuni toccati. Si snoda tra suggestivi paesaggi di montagna fino ai Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, Patrimonio UNESCO, tra borghi medievali, castelli, dimore storiche e numerose riserve naturali.
La Ciclovia del Mare, lunga circa 416 km, rappresenta la principale direttrice ciclabile che attraversa la Regione Piemonte da Nord a Sud. Il percorso permette di attraversare tutto il Piemonte orientale, in un lungo viaggio ricco di paesaggi e di belle città. Da Re e Domodossola verso la zona dei laghi, prima Verbania con il Lago Maggiore poi il Lago d'Orta, per pedalare verso Novara. Il paesaggio cambia nel Vercellese con la sua pianura, i canali e risaie. Si prosegue verso sud in direzione Asti attraversando il Monferrato e toccando le colline delle Langhe passando da Alba, per poi proseguire tra paesaggi vari verso il Monregalese: Mondovì, Ceva e Ormea. La ciclovia intercetta numerose direttrici Est-Ovest: Pedemontana, Canale Cavour, Eurovelo 8/VenTO, e Via Francigena, oltre che Bar2Bar e Via Provenzale.
Il percorso ciclabile della Via Francigena Canavesana, parte del più esteso percorso n. 3 della rete Bicitalia, propone un itinerario che nell’antichità veniva scelto dai pellegrini per raggiungere Roma. Dalla Valle d’Aosta verso sud-ovest ci si collega al percorso Via del Mare. Permette di pedalare tra gli affascinanti paesaggi montani per raggiungere la pianura e infine per attraversare gli Appennini che portano al mare. Con un’estensione sul territorio piemontese di circa 95 km, il percorso parte da Carema tipico per i suoi paesaggi vitivinicoli (ultimo comune prima del confine con la valle d’Aosta) per proseguire lungo la direttrice Ivrea-Santhià-Vercelli
Il percorso fa parte del più ampio itinerario nazionale conosciuto anche come ciclovia dei pellegrini, che attraversa tutto il Piemonte da ovest a sud-est, dal Moncenisio alla Liguria. Lungo questo itinerario si incontrano riferimenti al passato storico e alla cultura religiosa piemontese come la Sacra di San Michele, la Basilica di Superga, l’Abbazia di Vezzolano e Colle Don Bosco. Con una percorrenza totale di circa 88 km, la ciclovia si snoda lungo la Dora Riparia ed esce dalla Valle di Susa (dove oggi è attrezzata per i primi 35 km) e attraversando borghi dalla storia antica raggiunge Torino.
Il tracciato può essere considerato come una variante alla Via del Mare e si snoda sulla sponda del Lago Maggiore, nell’area turistica del Distretto dei Laghi. L’itinerario prosegue poi lungo la sponda del fiume Ticino per ricongiungersi con il Canale Cavour e la Via del Mare in provincia di Novara. L’itinerario, con una lunghezza complessiva di circa 126 km, dal confine svizzero costeggia tutta la sponda ovest del Lago Maggiore attraversando Verbania, Arona e proseguendo verso il confine lombardo all’altezza di Novara.
Con un’estensione complessiva di circa 127 km, il percorso si sviluppa in provincia di Cuneo partendo da Cherasco, a ridosso delle Langhe, passa per Fossano e Cuneo, segue la Stura di Demonte e raggiunge il Colle della Maddalena, sul confine con la Francia. La Ciclovia Provenzale collega le numerose direttrici Nord-Sud, la Via del Mare ed Eurovelo 8, completando la rete del territorio dell’Unione dei Comuni del Fossanese, lungo il corso del fiume Stura.
Il percorso Pedemontano rappresenta il proseguimento (e la conclusione nel settore di nord-ovest) in Piemonte dell’itinerario cicloturistico che attraversa le diverse aree pedemontane delle Alpi. L’itinerario, dalla lunghezza di circa 446 km, parte da Dormelletto nel Novarese, lambisce le zone montane attraversando i territori di Biella e Ivrea, costeggia gli imbocchi delle valli piemontesi tra la quali la Valsesia, le Valli del Biellese, del Canavese, le Valli di Lanzo, la Valle di Susa, il Pinerolese, la Valle Po, le Valli Varaita e Maira; passa quindi da Cuneo per poi proseguire l’arco verso Ceva.
L’anello ciclabile Corona di Delizie è un percorso che collega le Residenze Reali Sabaude - dichiarate nel 1997 patrimonio mondiale UNESCO - volute dai Savoia tra Cinquecento e Seicento intorno alla città di Torino con lo scopo di creare un sistema di sfarzose “maisons de plaisance” per la caccia e le feste. Sull’anello, 90 km circa con varianti storiche, è possibile muoversi in bicicletta a Torino e nei comuni limitrofi in sicurezza, principalmente su ciclopiste e di strade a basso traffico attraverso percorsi protetti e misti. Può essere percorso in senso orario o antiorario, interamente in due giornate ma anche solo in parte, sfruttando l’uso del treno per il ritorno: non presenta particolari difficoltà ma si consiglia l’utilizzo di una bicicletta da viaggio o una mountain bike nei tratti sterrati.
La Bar2Bar è un percorso ad anello di 124 km circa che attraversa una buona fetta del territorio di Langhe Roero. Si snoda tra strade a bassa percorrenza, strade bianche, boschi e percorsi campestri, regalando panorami unici e scorci insoliti. Tocca i luoghi iconici di quest’area, famosa per i vini e il tartufo, tra cui Barbaresco, Alba, Verduno, La Morra, Barolo e Monforte d’Alba. Il percorso è segnalato da cartelli bidirezionali con il codice rosso e bianco dei sentieri solitamente utilizzato per il trekking, oltre che da apposita segnaletica rivolta ai bikers. Spesso si trovano anche segni (sempre bianchi e rossi) su alberi e rocce per segnare la strada giusta, soprattutto nei boschi e lontano dalle strade asfaltate.
L’itinerario è lungo circa 35 km e collega Novi Ligure a Tortona attraverso le terre natie di un campionissimo della storia della bicicletta come Fausto Coppi, un mito di fama mondiale che ha riempito le pagine di cronaca sportiva fra gli anni 1939 ed il 1959. Dopo un primo tratto pianeggiante all’interno del comune di Novi Ligure, superato il torrente Scrivia iniziano le prime salite e da Carezzano le pendenze si fanno più decise fino a Castellania, il paese dove nacquero Fausto e Serse Coppi. Qui è possibile visitare la casa natale del Campionissimo, oggi trasformata in museo. Da Castellania, la pista ciclabile da Costa Vescovato percorre un paesaggio incantevole e porta fino a Villaromagnano da dove si prosegue in discesa fino a Tortona.
L’itinerario si sviluppa per circa 122 km e partendo da Cavaglià, non lontano dal Lago di Viverone, attraversa il Biellese, sale a Oropa e prosegue fino a risalire la Valsesia. Raggiunge infine Alagna e la base dei percorsi escursionistici ed alpinistici nel massiccio del Monte Rosa con il rifugio più alto d’Europa, la Capanna Margherita.
AIDA (acronimo di Alta Italia Da Attraversare) è un progetto FIAB Onlus, inserito nella rete Bicitalia, che collega le città del nord da Torino fino a Trieste. La ciclovia è già interamente percorribile, perché si basa su ciclabili preesistenti e strade a basso traffico. In territorio piemontese AIDA parte dal Colle del Moncenisio, scende lungo la Valle di Susa e attraversa le città piemontesi di Torino, Vercelli e Novara sviluppandosi per circa 232 km lungo tratti della Francigena della Val di Susa e del Canale Cavour. A Torino si prosegue sulla VenTo, che connette Torino a Venezia lungo il fiume Po (in fase di cantiere)